Napoli, non sei guarito ancora, la cura va cambiata

Carfizzi Maurizio*

Due vittorie che sanno tanto di zuccherino tra campionato e Coppa, contro due rivali che senz’altro non sono lontanamente paragonabili sia in termini di rosa che di obiettivi al Napoli con Udinese ed Empoli, che non hanno risolto un granchè per Gattuso, se non che vincere aiuta a vincere e questo è senz’altro positivo.

Due vittorie contraddistinti dai soliti errori offensivi con Insigne che dopo lo Spezia, si mangia l’impossibile anche con Udinese ed Empoli, che non riesce a diventare un faro per questa squadra, oltre che da orrori difensivi come quello di Rrhamani che ha dato il là al pareggio di Lasagna. Ma attenzione, non condivido, da uomo di campo, quello che ha fatto Gattuso togliendo il kosovaro alla fine del primo tempo. I giocatori non vanno mortificati dopo un errore del genere, soprattutto chi non vedeva il campo da mesi come l’ex veronese: errore psicologico del tecnico calabrese, che fa il duro con i più deboli, invece di alzare la voce con chi come Insigne avrebbe meritato ben altre risposte dopo gli errori contro lo Spezia. Meditasse, il caro Ringhio Gattuso, proprio lui che con la cazzimma ci ha costruito la carriera.

Altri errori marchiani del tecnico è la sua continua insistenza su questo modulo col centrocampo a 2 con Fabiàn che non è un mediano e (come fa a non capirlo Gattuso è un mistero) e Bakayoko che si è abbracciato la croce, senza un vero e proprio finalizzatore offensivo da lanciare in velocità , con Osimhen fermo ormai da novembre tra problema alla spalla e COVID. Petagna non può essere il fanalino di coda di un reparto offensivo schierato con il 4-2-3-1. Da mesi ribadisco che il Napoli deve giocare con il 4-3-3 senza il nigeriano, con un metronomo come Demme centrale di centrocampo e lo stesso Bakayoko in appoggio e uno tra Zielinski e Fabiàn. Non riesco a capire l’ostinazione del tecnico, se non il fatto che sia di origini calabresi, virtù tipica di questa regione italiana.

Speriamo nel frattempo di mettere altri tre punti in saccoccia nonostante tutto contro la Fiorentina del tanto amato Josè Callejon, che avrebbe meritato un saluto e un’ovazione del suo stadio, un giocatore che ha fatto la storia di questa maglia sempre onorata fino alla fine, un leader che resterà per sempre nei nostri cuori. E non dimentichiamo che mercoledì ci giochiamo il primo trofeo stagionale contro i soliti noti…Forza Ringhio, ascoltami… #ForzaNapoliSempre

*Tifoso Napoli, ex calciatore

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