UEL. La Roma passa a Cluj ed è matematicamente ai sedicesimi

In Italia e in Europa, la Roma sa solo vincere. Neppure una difesa ridotta ai minimi termini ferma i giallorossi che sbancano Cluj e volano con due turni di anticipo ai sedicesimi di Europa League. Decidono l’autorete di Debeljuh su punizione di Veretout, poi il raddoppio del francese su calcio di rigore. Fonseca è costretto a scelte forzate per l’emergenza in difesa. Nella difesa a tre, l’unico centrale è Juan Jesus, affiancato da Cristante e Spinazzola. In mezzo a sinistra c’è Calafiori, a destra Bruno Peres, centrali Diawara e Villar. Mayoral di punta con Carles Perez e Lorenzo Pellegrini a sostegno. Inizio con pochi brividi e prima frazione che scivola via senza grandi emozioni. solo una conclusione di Mayoral, respinta dal portiere rumeno.

Sale in cattedra Veretout  La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Veretout al posto di Pellegrini. Un cambio fruttuoso, perché dopo appena quattro minuti Debeljuh combina un pasticcio, deviando nella propria porta un calcio di punizione battuto dal francese. Il vantaggio fa abbassare un po’ la guardia ai capitolini, che rischiano in un paio di situazioni, seppur Pau Lopez sia praticamente inoperoso. Mayoral ci prova un’ultima volta prima di lasciare il posto a Dzeko, ma sbatte ancora sul portiere di casa. Entra anche Mkhitaryan, e anche stavolta Fonseca ci azzecca: l’armeno trova un uno-due involontario con Camora e viene travolto da Balgradean. Dal dischetto si presenta lo specialista Veretout, che nn lascia scampo all’estremo difensore. Il Cluj è al tappeto, incapace di reagire e sprovvisto della qualità necessaria per riaprire il match. Per la Roma è un gioco da ragazzi controllare e portare a casa i tre punti decisivi per la qualificazione ai sedicesimi.

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