Domani Juve-Cagliari. Pirlo: “Squadra tosta, ma è fondamentale vincere”

Finita la pausa per le Nazionali, la Juve riparte. Domani alle 20.45 allo Stadium, sfida il Cagliari con la voglia di staccare altri punti nella rincorsa alla vetta della classifica. Gara fondamentale, come testimoniato dalle parole di Andrea Pirlo. “Per noi è una gara fondamentale. Veniamo da un’inattività per via delle nazionali ma ci serve per il nostro percorso di crescita. Adesso deve iniziare il nostro campionato, il periodo di adattamento è finito e quindi da ora fino a Natale avremo dieci partite da giocare come se fossero delle finali. Già da domani voglio vedere uno spirito diverso, combattivo. Giocare con grande forza per raggiungere i risultati. Il Cagliari è un’ottima squadra allenata da un ottimo allenatore. Di Francesco ha portato grande entusiasmo, un buon sviluppo di gioco sia quando impostano a tre che a quattro. Hanno giocatori bravi e di esperienza sia a centrocampo che in attacco, sarà una partita importante e difficile ma noi non dovremo guardare al risultato ma solo a noi stessi e cercare di vincere la partita. Voglio vedere una squadra che vuole raggiungere il risultato in qualsiasi modo, dobbiamo avere in testa la fame di voler vincere ogni partita senza tralasciare il minimo dettaglio. Quello che è sempre stata la Juve in questi anni”.

Di formazione non se ne parla, ma è contento delle prestazioni di Morata anche in nazionale. “E’ un giocatore forte, lo sapevamo. L’abbiamo preso per questo motivo. Adesso ha ritrovato anche fiducia e continuità che gli erano mancate negli ultimi anni a Londra e a Madrid. Sappiamo il suo valore e ce lo teniamo stretto e lo coccoliamo. Alex Sandro e De Ligt stanno bene. De Ligt si allenava con noi già da un po’, poi abbiamo aspettato il responso dell’ortopedico e adesso è tutto a posto quindi è pronto per giocare. Alex Sandro si è allenato con noi l’ultima settimana, ci vorrà un po’ più di tempo per vederlo dall’inizio però è convocabile”.

A porte chiuse salta anche il fattore campo. “Certo che sì. Non c’è più questo senso di paura delle squadre più piccole di venire a giocare allo Stadium o San Siro con il pubblico quando c’era una grande atmosfera con un po’ di pressione. Si è un po’ ribaltato tutto però siamo in un periodo particolare e siamo abituati da un po’ a fare questo tipo di partite. Prima della sosta abbiamo a Roma abbiamo fatto una bella partita, peccato non averla chiusa. È importante soprattutto quando hai questo tipo di occasioni sfruttarle e chiudere le partite prima. Questa quindi deve essere la mentalità: non dobbiamo adagiarci nel fare un gol ma bisogna continuare a giocare per cercare di chiudere il prima possibile le partite per continuare a crescere”.

error: Il contenuto è protetto !!
P