Mancini: “È ora di riaprire gli stadi”

“In questi due anni abbiamo fatto molto bene, possiamo migliorare in quest’altro anno perché abbiamo giocatori molto giovani ai quali bisogna far capire che si crede nelle loro potenzialità”. Il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, è stato tra i protagonisti della cerimonia di consegna dei premi intitolati a “Manlio Scopigno”, occasione per parlare anche del campionato di Serie A, che per il ct azzurro sembra essere più equilibrato rispetto agli scorsi anni “ma la Juventus mi sembra essere la squadra con più qualità al momento. Credo che tutte le altre, vale a dire Lazio, Roma, Milan, Inter, Napoli e Atalanta, possano dar fastidio e lottare per lo scudetto”. L’ex bandiera della Sampdoria, però, commenta anche in maniera negativa la decisione del comitato tecnico-scientifico di negare per il momento la riapertura degli stadi per il 25% della capienza: “Spero di vedere più gente allo stadio, si gioca all’aperto e non c’è pericolo. Sono passati tanti mesi, credo sia giunto il momento di fare questo passo in avanti, con la solita attenzione ma allo scopo di aiutare i club dal punto di vista degli incassi”. Nel corso della premiazione hanno ricevuto il premio Felice Pulici il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma e l’estremo difensore del Frosinone Francesco Bardi, mentre a essere insigniti del premio “Manlio Scopigno” sono stati gli allenatori Filippo e Simone Inzaghi, protagonisti nella scorsa stagione alla guida – rispettivamente – di Benevento e Lazio. L’ex attaccante del Milan, partito col piede giusto con la vittoria in casa della Sampdoria, sa che sarà un’annata complicata per i sanniti: “La Serie A sarà difficile, molti ci danno per retrocessi annunciati ma cercheremo di vendere cara la pelle. La vittoria di Marassi è stata una bella soddisfazione – ha aggiunto il tecnico dei campani – Sul 2-2 non ci siamo accontentati di portare a casa un punto, volevamo vincere e ci siamo riusciti”. Il fratello minore nella scorsa stagione ha portato i biancocelesti in Champions e ha voluto smentire le voci di attriti con Lotito: “Non c’è nessun problema con il presidente, il rapporto tra noi è tranquillo come dal 2004. Col presidente c’è grandissimo rispetto”. Tra i premiati, infine, anche il direttore sportivo della Lazio Igli Tare, che ha sfruttato l’occasione per respingere al mittente le tante critiche ricevute dalla società. “La Lazio avrà una squadra più competitiva dell’anno scorso, non capisco il nervosismo intorno a noi. Abbiamo ricevuto critiche assurde che non mi sono piaciute – ha aggiunto l’uomo mercato dei biancocelesti – non si può criticare una squadra in partenza. Ogni anno meglio facciamo, più gli attacchi sono forti: la squadra non lo merita”.

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