Europa League. Inter alla final eight: 2-0 al Getafe

Per l’Inter, l’Europa League…continua. Alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen, nell’ottavo in gara secca contro il Getafe, la squadra di Conte supera il Getafe e vola imperiosa alla final eight. Lunedì prossimo, alla Dusseldorf Arena, affronterà la vincente di Rangers-Leverkusen, con i tedeschi che giocano in casa il quarto di ritorno, forti del 3-1 in Scozia. Contro gli spagnoli di Bordalas, finisce 2-0: la sblocca nelprimo tempo Lukaku, la chiude Eriksen subentrato a Brozovic. In mezzo l’errore clamoroso di Molina che si fa ipnotizzare da Handanovic, fallendo il rigore del possibile 1-1. 

Conte si scrolla di dosso le velenose polemiche di fine campionato. Contro il Getafe, schiera il solito 3-5-2, con Godin, de Vrij e Bastoni davanti ad Handanovic, D’Ambrosio e Young gli esterni di centrocampo, in mezzo  Barella, Brozovic e Gagliardini, con Lukaku e Lautaro Martinez a far male ai gialli di Madrid. Accorto e previdente Bordalas, tecnico del getafe, che schiera i suoi con un 4-5-1 molto accorto ma vivace. Squadra niente affatto faciuoe, ottava in Liga, poco spettacolo e tanta quantità, con una sola punta, Mata, e un centrocampo foltissimo, con all’occhiello l’ex Barcellona Cucurella. 

Parte meglio il Getafe che prova subito a mettere pressione all’Inter: Mata spaventa Handanovic, poi super parata dell’estremo nerazzurro su conclusione ravvicinata di testa di Maksimovic. L’Inter soffre in avvio, stenta a ripartire con i tempi giusti complice il pressing alto e asfissiante degli spagnoli. Inter quasi stordita dalla partenza lanciata dei madrileni, in tre non arrivano a chiudere davanti ad Handanovic, poi Basgtoni salva in extremis su Mata. Venti minuti di Getafe e poca Inter. Ma i nerazzurri a ridosso della mezz’ora si svegliano. Soria chiude bene su Lautaro per ben due volte, ma l’Inter cresce e comincia a prendere in mano il boccino del gioco e in un battito di ciglia trovano il vantaggio: lancio lungo di Bastoni per l’inserimento di Lukaku che tiene a distanza il suo angelo custode e una volta in area trafigge Soria con un mortifero diagonale mancino: 1-0 Inter con i quale si va anche al riposo.

L’Inter preme sull’acceleratore in avvio di ripresa. Manovra fluida, Barella si prende in manoi centrocampo, Brozovic disegna che è una bellezza, un’altra Inter. Barella sfiora il raddoppio, Godin non è fortunato sotto misura, ma il Getafe non è avversario comodo e prova a far male con un paio di azioni pericolose, con Handanovic costretto ad alzare sopra la traversa una conclusione di Mata. Partita che si accende negli ultimi venti minuti, con l’Inter che la vuole chiudere e il Getafe che la vuole riaprire. Inter in controllo della gara nonostante il Getafe spinga con decisione. D’improvvisio il lampo spagnolo. Godin salta in area col braccio largo, l’inglese Anthony Taylor va a rivedere al Var e concede il rigore. Dal dischetto Moina, con Handanovic che copre lo specchio della porta, intuisce la conclusione, ma la palla finisce fuori di poco. Sollievo Inter, si resta sull’1-0, ma che occasione persa dal Getafe. L’Inter ritrova coraggio ma Lukaku fallisce a porta vuota la palla del 2-0 svirgo

lando il pallone. Conte inserisce Eriksen per Brozovic, l’esperienza per gestire il finale. E proprio il danese la chiude: imposta l’azione, poi approfitta di un rinvio maldestro della difesa spagnola, e la piazza: 2-0 e Inter alla final eight. Dalla paura al trionfo, dal possibile pari spagnolo al 2-0 che chiude i giochi e regala all’Inter e a Conte, una notte magica. 

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