Chiamiamolo Euro 2021: l’europeo slitta di un anno

 

La UEFA ha deciso di rinviare al 2021 l’Europeo. L’annuncio è arrivato pochi minuti fa dalla Federazione di calcio norvegese, dopo il confronto con i vertici della UEFA. “Si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio”. L decisione è maturata dopo tre lunghe sedute nel corso delle quali le varie federazioni hanno impresso una accelerata per portare a termine prima i campionati nazionali e le coppe europee. La scelta di rimandare di un anno la competizione è arrivata al termine di una riunione in conference call con tutte le Federazioni, le Leghe, i Club e le rappresentanze degli stessi calciatori. a La priorità è stata concessa a campionati e Coppe, Champions ed Europa League, da portare a chiusura tra maggio e giugno, sempre che la situazione continentale torni alla normalità nell’arco dei prossimi due mesi.

La riunione in videoconferenza è iniziata alle 10 del mattino e finita poco dopo mezzogiorno: vi hanno preso parte Uefa, Eca (l’associazione dei club presieduta da Andrea Agnelli), le Leghe (per l’Italia c’era De Siervo, a rappresentare la Lega Serie A) e il sindacato dei giocatori. La decisione, comunque tutt’altro che sorprendente, è stata in qualche modo “spoilerata” dalla Norges Fotballforbund, che ha anche comunicato le date di inizio e fine del torneo: si partirà l’11 giugno 2021 e la finale si disputerà l’11 luglio. Manca solo il voto di ratifica e il comunicato ufficiale. La discussione ha portato alla ribalta anche  problemi economici in quanto spostare Euro2020 farà perdere denaro, non meno di 300 milioni, perdite cui sarà chiesto di contribuire anche ai club, alle Leghe e alle varie Federazioni. Non ultima, anche la questione dei contratti in scadenza a giugno, che potrebbero diventare un problema se i campionati e le coppe dovessero slittare addirittura fino a estate inoltrata. Su questo ci sarà ancora tempo per discutere.

“Siamo al comando di uno sport nel quale vive un gran numero di persone e che è stato messo a terra da questo avversario invisibile e in rapido movimento – ha detto il presidente Ceferin – È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo. La salute dei tifosi, degli staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e con questo spirito la UEFA ha presentato una serie di opzioni in modo che le varie competizioni possano finire in questa stagione, in sicurezza. Sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi. C’era un vero spirito di cooperazione, tutti hanno capito che avrebbero dovuto sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato. Era importante che, in quanto organo di governo del calcio europeo, la Uefa guidasse il processo e facesse il più grande sacrificio. Lo spostamento di EURO 2020 ha un costo enorme per la UEFA, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non siano interessati. Il calcio è una forza edificante e potente nella società. Il pensiero di celebrare un Europeo in stadi vuoti, con fan zone deserte, mentre il Continente si sarebbe potuto trovare a casa in isolamento, non era possibile e non avremmo potuto accettare di celebrare il 60° anniversario della competizione in questo modo. Vorrei ringraziare l’Associazione europea dei club, le leghe europee e FIFPro Europa per l’ottimo lavoro svolto oggi e per la loro collaborazione. Vorrei anche ringraziare dal profondo del mio cuore le 55 associazioni nazionali, i loro presidenti e segretari generali, e i miei colleghi del Comitato esecutivo per il loro sostegno e decisioni sagge. I dettagli saranno studiati nelle prossime settimane, ma i principi di base sono stati concordati e questo è un grande passo avanti. Abbiamo tutti dimostrato di essere leader responsabili. Abbiamo dimostrato solidarietà e unitàVorrei anche ringraziare Alejandro Dominguez e Conmebol, che hanno deciso di spostare la Copa America 2020 di CONMEBOL per seguire le raccomandazioni emesse dalle organizzazioni internazionali di sanità pubblica per attuare misure estreme e in seguito al rinvio di Euro 2020. Ciò significa che i club e le leghe in Europa avranno il minor disturbo possibile nella disponibilità dei loro giocatori. Questi sforzi congiunti e soprattutto questa decisione coordinata e responsabile, sono profondamente apprezzati da tutta la comunità calcistica europea. Vorrei ringraziare la Fifa e il suo Presidente Gianni Infantino, che ha indicato che farà tutto il necessario per far funzionare questo nuovo calendario. Di fronte a questa crisi, il calcio ha mostrato il suo lato migliore con apertura, solidarietà e tolleranza”.

 

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