La Roma rialza la testa e serve il poker al Lecce

Andrea Acali

La vittoria in Europa League di giovedì contro il Gent non ha cancellato tutte le incertezze della Roma ma almeno è servita a ridare un po’ di serenità all’ambiente giallorosso. Contro il Lecce la squadra di Fonseca era chiamata a dare continuità a quel successo per continuare a credere in una difficilissima rincorsa al quarto posto e alla qualificazione in Champions e ci è riuscita mostrando anche qualche sprazzo di gioco, soprattutto grazie a Mkhitaryan e, a tratti, Under, uscito stremato tra gli applausi dopo un’ora.

In una giornata di serie A dimezzata dal rinvio di quattro partite a causa dell’emergenza coronavirus, Fonseca cambia alcuni elementi come aveva già annunciato in conferenza stampa. Al centro della difesa torna Mancini, ad occupare la casella di esterno basso di destra va l’ormai redivivo Bruno Peres. Fiducia a Kolarov, Mkhitaryan e Pellegrini mentre sulla fascia viene rispolverato Under. A sorpresa torna in panchina Carles Perez protagonista contro i belgi. Liverani, alle prese con quattro defezioni importanti (Babacar, Farias, Falco e Saponara) risponde con una formazione ad albero di Natale che vede Lapadula terminale offensivo supportato da Barak e Mancosu. Tra i pali confermato Vigorito nonostante il recupero di Gabriel.

Pronti via e Under pennella un cross per la testa di Dzeko che meriterebbe miglior sorte. La Roma aggredisce il Lecce e recupera diversi palloni.  Dzeko lancia splendidamente Pellegrini ma il centrocampista spara alto divorandosi una ghiottissima occasione. Scena che si ripete poco dopo a parti invertite, con il capitano che da due passi (disturbato forse irregolarmente) tocca debolmente. Ma il gol è nell’aria: Mkhitaryan ruba l’ennesima palla e serve Under smarcato dal taglio di Dzeko. Sinistro chirurgico e palla in fondo al sacco. Il Lecce reagisce con un timido tentativo di Barak in contropiede che non impensierisce Pau Lopez. Un’altra bella azione iniziata con un passaggio no look da Dzeko per Under è conclusa da un bel tiro del bosniaco di poco alto. Splendida azione ancora con Under e Dzeko che rifinisce per Pellegrini che sfiora il palo. E’ un tiro al bersaglio: Vigorito blocca in due tempi una stoccata del centravanti giallorosso al termine di una bella azione personale ma non c’è da stare tranquilli. Così Smalling si rende protagonista di un prodigioso recupero su Lapadula lanciato a rete. Poi la Roma commette una grossa ingenuità: Mancini su una respinta volante si fa male, Bruno Peres non solo non mette fuori il pallone ma si fa addirittura soffiare la sfera da Lapadula e serve un altro prodigioso intervento di Smalling per evitare guai peggiori.

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Quando sembra che il Lecce possa uscire dal guscio arriva il raddoppio della Roma, con la più classica delle ripartenze: Pellegrini serve Dzeko che lancia sulla corsa Mkhitaryan e l’armeno firma il 2 a 0. Ci prova addirittura Bruno Peres, servito da un bel taglio di Cristante, ma il suo diagonale non crea troppo preoccupazioni a Vigorito. Nel finale del primo tempo riaffiorano le solite amnesie e i cali di concentrazione con qualche errore di troppo nella difesa romanista ma per fortuna il Lecce non ne approfitta.

All’inizio della ripresa Liverani tenta la mossa Shakov al posto di Petriccione mentre Fonseca inserisce Kluivert per Pellegrini. Il primo tentativo è del Lecce con una punizione di Mancosu (fallo di Mancini su Lapadula, ammonito salterà la trasferta di Cagliari) bloccata a terra da Lopez. La Roma dà l’impressione di voler controllare la partita, forse nell’ottica di amministrare le forze per gli impegni europei o semplicemente per un calo fisico. La partita si trascina abbastanza stancamente con qualche timido tentativo del Lecce senza troppa convinzione e la Roma pronta a colpire in contropiede. Fino a metà ripresa quando Dzeko deve aspettare il Var per vedersi convalidare il terzo gol prima annullato per fuorigioco: Kluivert apre sulla sinistra per Kolarov che finalmente riesce a mettere al centro un bel pallone per il centravanti. Vigorito compie un miracolo sul primo tiro ma non può nulla sulla ribattuta del bosniaco.

Con il risultato in cassaforte la Roma gioca in scioltezza. Perez sfiora il poker con un sinistro che termina di poco a lato. E ancora il capitano di testa manda di poco alto un cross di Bruno Peres, autore di una buona prova sottolineata dai cori della curva sud. L’azione migliore del Lecce la confeziona Lapadula che centra il palo alla destra di Pau Lopez con una bella girata al volo. L’argentino poi non riesce a finalizzare un contropiede dei salentini innescato da un grossolano errore di Kluivert. Il poker lo serve Kolarov al termine di un’azione iniziata da Dzeko e rifinita da Perez. C’è tempo anche per far tirare il fiato al cigno di Sarajevo e rivedere Kalinic, che reclama un rigore apparso abbastanza evidente, poi i tifosi possono finalmente festeggiare il ritorno alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive in campionato.

 

ROMA – LECCE 4 – 0

Marcatori: 12′ Under, 37′ Mkhitaryan, 70′ Dzeko; 80′ Kolarov

Roma (4-2-3-1)

Pau Lopez; Bruno Peres, Mancini, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Under (61′ Carles Perez), Pellegrini (46′ Kluivert), Mkhitaryan; Dzeko (81′ Kalinic). All.: Fonseca

Lecce (4-3-2-1)

Vigorito; Donati (83′ Meccariello), Lucioni, Rossettini, Calderoni; Petriccione (46′ Shakov), Dejola, Majer (65′ Tachtsidis); Barak, Mancosu; Lapadula. All.: Liverani

Arbitro: Giacomelli di Trieste

Fotogallery Roma-Lecce

(di Gino Mancini)

23.2.2020 Roma vs Lecce (Serie A) Sport; Calcio;
Nella foto: Esultanza a Dzeko
(Foto Gino Mancini)


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