Contro la Samp per dimostrare che Lecce è stato solo un episodio

Mauro Ricciardi *

Si sapeva che la trasferta di Lecce nascondeva molte insidie e non fosse per nulla facile contro una squadra che era riuscita a bloccare i campioni della Juventus,  e anche se il pari alla fine è il risultato più giusto, rimane un amaro in bocca e un grosso rammarico per non aver conquistato i 3 punti visto che a 9 dal termine gli isolani conducevano per 2 a 0. Poi il finale agitatissimo con l’espulsione di Cacciatore (col senno di poi era preferibile lasciare che il pallone finisse in rete senza commettere il fallo di mano con  calcio di rigore e conseguente espulsione), poi la follia di Olsen (per lui 4 turni, salvo sconti, di squalifica), con il Lecce che rimontava e raggiungeva meritatamente il pari. Ora bisogna fare delle considerazioni: anche se non è stato il miglior Cagliari, sicuramente non all’altezza delle ultime scintillanti prestazioni, il merito va anche ai salentini che come detto in apertura avevano già bloccato la Juve. Rimane un quarto posto di tutto rilevo, una serie positiva di undici giornate e l’imbattibilità esterna che onestamente è tanta roba, anche se si deve ancore crescere a livello di mentalità per continuare a stazionare nei piani alti della classifica. Oltre al bel gioco servono meno cali di tensione e approcci più decisi e soprattutto  tanta fame agonistica evitando le sceneggiate degli ultimi dieci minuti di Lecce. Lunedi turno casalingo contro la Samp dell’indimenticato Claudio Ranieri (che quattro giorni dopo sarà ancora alla Sardegna Arena per un turno di coppa Italia ad eliminazione diretta), che il tecnico romano sta pian piano traghettando verso porti più sicuri. Non sarà facile. Ai ragazzi di Maran, il compito di dimostrare che il quasi mezzo passo falso di Lecce, è stato soltanto un episodio.

* tifoso Cagliari

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